LA LAVORAZIONE DELLA LAVANDA

L'intero processo di lavorazione di questa particolare pianta dal profumo aromatico avviene a mano; dalla coltivazione, passando all'essiccazione e al setaccio dei fiori, fino ad arrivare al prodotto finale.

La raccolta dei fiori avviene solamente una volta all'anno, nel periodo che va dalla metà alla fine di luglio, e può avvenire o a mano, o tramite delle macchine specifiche che permettono di potare la pianta senza farla soffrire.

Quando la fase di raccolta è terminata, possono essere intrapresi due tipi di processi di lavorazione:

  • l'essiccazione, eseguita a condizioni di umidità e temperatura controllate, a cui segue il setaccio, che avviene a mano staccando i fiori che verranno poi utilizzati per la produzione dallo stelo
  • la distillazione, grazie al sistema di correnti di vapore mediante cui viene separato l'olio essenziale di lavanda dall'idrolato, utilizzato anch'esso per la creazione dei prodotti

Una particolarità dell' azienda agricola Cibele è la coltura consociata (agroforestry) con il giuggiolo (ziziphus sativa) e l'olivo.

PER SAPERNE DI PIÚ SULL' AGROFORESTAZIONE

L'agroforestry è la scelta deliberata di coltivare sullo stesso appezzamento colture consociate.

Questa tecnica garantisce una maggiore sostenibilità del sistema, in quanto da un lato potenzia il processo di fotosintesi in grado di catturare la CO2, e dall'altro incrementa la biodiversità.

La lavanda è inoltre un deterrente naturale della mosca bianca, una particolare specie di mosca che spesso porta alla morte della pianta di olivo, che contraccambia il favore ombreggiando la pianta sottostante e donando così al fiore una profumazione più intensa.

IL GIUGGIOLO

Il giuggiolo è una pianta di antiche origini orientali.
Proviene in particolare dalla Cina, da qui il nome “dattero cinese”, che viene utilizzato per indicare il frutto di questa pianta particolare.
Dalla Cina il giuggiolo fu poi diffuso attraverso la via della seta in altri paesi, fino ad arrivare a noi.

I frutti di questa pianta hanno molteplici utilizzi, dalla cucina fino all'impiego per le sue proprietà terapeutiche.

Particolarmente famoso è il “Brodo di Giuggiole”, un infuso di giuggiole e frutti autunnali quali uva Moscato, mele cotogne, scorze di limone e melograni.

Oltre che per la produzione di questo liquore, le giuggiole possono essere utilizzate per la preparazione di marmellate e confetture.

Le giuggiole sono infine un noto rimedio omeopatico con proprietà emollienti, antisettiche, diuretiche, sedative ed epatoprotettrici.

I frutti del giuggiolo hanno un blando effetto lassativo e sono ricchi di vitamina C

L'OLIVO

Sono numerose le controversie riguardo l'origine di questa pianta, ma molti storici concordano che provenga dall'Asia minore.

Nell' antico Egitto l'olio era considerato un bene di lusso, e veniva utilizzato per le imbalsamazioni e per l'uso alimentare.

Nella mitologia greca l'ulivo era il dono di Atena agli uomini, e proprio intorno al primo albero d'ulivo, nell'acropoli di Atene, venne costruito un tempio.

Ancora oggi l'olio d'oliva è un componente fondamentale nella nostra dieta.

LAVANDA: IL FIORE DI VENERE

Secondo un'antica leggenda il profumo della lavanda veniva utilizzata da Venere, dea della bellezza e dell'amore, per attirare gli uomini e farli innamorare, regalando loro felicità e amore.
Proprio per questa ragione è tradizione utilizzare la lavanda nei corredi delle spose come augurio per una vita gioiosa.